guarattelle & tarantelle
venerdì 5 ottobre 2007
domenica 2 settembre 2007
perchè teatrino fragile?
"Perchè hai scelto questo nome ?" mi hanno chiesto e spesso me lo chiedo anch'io...
E' il nome del mio teatrino dei burattini e mi ci identifico, perchè? la prima cosa che mi viene in mente è una foto di quando ero piccolissima (chissà se esiste ancora in fondo a qualche cassetto) forse avevo due o tre anni, un ritratto bellissimo che mi scattò mio padre, ed in testa avevo un cappellino blu con serigrafato un bicchiere e la scritta fragile...
ma il motivo non è questo.
la seconda cosa che mi viene in mente è quando ho costruito il mio teatrino, la baracca vera e propria, era la fine del primo anno della scuola di guarattelle, gli ultimi giorni e dovevo completarmi il teatrino finchè avevo il laboratorio e gli attrezzi a disposizione. Ho impiegato due o tre giorni, senza dormire per portare a compimento quest'opera, ma tutte le baracche che avevo visto mi sembravano enormi e pesantissime, così volevo farne una leggera e funzionale e ho dimezzato lo spessore di tutte le parti di legno...risultato: il teatrino finito non mi sembrava per niente stabile, ma solo molto fragile, durerà poco, mi dicevo.. e invece dopo sette anni ci lavoro ancora, ho cambiato solo la stoffa ma la struttura è la stessa di sette anni fa...
Ma mi piace pensare che il motivo vero sia nascosto nella natura dell'essere umano:
le cose più fragili non sono forse le più belle?
pensate alla fragilità di un fiore o di un bambino, non sono forse bellissime?
forse l'esempio è un pò banale, ma pensate alle cose caduche, fragili che amate,
pensate ai sentimenti stessi, non sono anch'essi fragili, labili,
e nel nostro intimo non siamo tutti un pò fragili? fragilità mentale, fragilità emotiva....
non sono cose da nascondere, di cui vergognarsi, mostriamole.
le cose fragili sono le più belle.
chiamo l'amore nuvole.jpg
modellate l'ombra con un colore sublime,
sospesi a un filo, orientarsi tra le geometrie dei fiori,
liberarsi degli inganni del divino.
Albatros bianco, macchie di colore, linee d'ombra, tracce di primavera.
Un mattino ti svegli dal sogno,
l'età dei rimpianti sopravvive nel rinascimentale,
per strada atterra con stile sensuale il grigiore...
dolce stagione fine inverno,
spunti di una nuova sensualità sapiente.
Per sorprenderti, piante favolose per risvegliare desideri,
castagne, zenzero e cacao, nell'immaginario sensibile.
Dominare il viola dei segreti tramandati.
Giorno. Ti svegli, sei bella.
per questo chiamo l'amore Nuvole.
martedì 14 agosto 2007
Teresina's corner
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